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AFRAGOLA. Lega. Quando le risposte della politica diventano affari familiari

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AFRAGOLA – La Lega in Campania si sta ristrutturando. Il diktat lanciato da Salvini è chiaro. Il discorso autonomia differenziata e “Prima gli italiani” in Campania non attecchiscono e allora qui, all’ombra del Vesuvio, il partito del carroccio va democristianizzato. Occorre che la Lega vada a colmare un vuoto formato dalla Democrazia Cristiana prima e dai delusi del cavaliere dopo. La Lega deve diventare un partito moderato che possa dialogare sia con il centro destra che con i moderati e le liste civiche. Per fare questo però c’è bisogno anche di una nuova nomenclatura, arruolare volti vicino a quel centro che fu per sembrare quanto meno credibile. Ecco perché l’ex Ministro degli Interni ha preferito affidare tale ruolo a Raffaele Volpi, relegando in secondo e forse anche in terzo piano la figura dell’ex senatore Enzo Nespoli che dai più è visto più come un estremista rispetto agli ex cosentiniani che oggi stanno riempiendo le caselle volute dal leader del carroccio.

Ma l’ex senatore non demorde e dopo aver piazzato il colpo Pina Castiello nel governo gialloverde appena decaduto, alle ultime elezioni europee è riuscito a far eleggere la paganese Lucia Vuolo. Sfruttando le sue amicizie e i suoi rapporti ha disegnato addosso all’europarlamentare fresca di nomina una campagna elettorale degna di nota.

Ovviamente come in tutti i rapporti di impegno che si rispettino, anche Lucia Vuolo ha dovuto ricambiare il favore, come? Arruolando la figlia dell’ex senatore Enzo Nespoli tra le sue assistenti locali. Ma la cosa non termina qui!

Minformo aveva già anticipato i freddi rapporti tra zio e nipote, ossia tra l’ex senatore e l’attuale assessore all’Ambiente del Comune di Afragola Camillo Giacco. A quanto pare il motivo dovrebbe risiedere tra gli affari familiari e non tra quelli politici ma una cosa non ci è scappata. Tra gli assistenti locali dell’europarlamentare Lucia Vuolo figura anche il nome dell’assessore. Che sia stata un’azione dell’ex senatore Nespoli per ricucire il rapporto col nipote? Può darsi! Anche se da più parti prende corpo l’ipotesi che addirittura il nome di Camillo Giacco tra gli Assistenti locali di Lucia Vuolo sia stato voluto proprio dal partito, un po’ per indispettire l’ex senatore, un po’ per affermare l’assessore afragolese nella nomenclatura del “nuovo” partito democristianizzato.

Un dato allarmante però che esce fuori è che – litigi o riappacificazioni varie – dalle azioni politiche messe in atto dall’ex senatore Nespoli, l’unica a giovarne sempre è solo la sua famiglia e a quel paese tutti i personaggi funzionali al progetto che ahi loro ci mettono la faccia e l’impegno raccogliendo solo briciole.

La nostra attenzione va all’assessora Cristina Acri, come l’assessore Giuseppe Affinito ai quali l’unica cosa che gli viene garantita è un posto ancora in giunta ad Afragola e poi via via tutti i consiglieri comunali come Benito Zanfardino, Arcangelo Ausanio, Francesco Fusco, Maria Carmina Sepe, Biagio Montefusco e Antonio Lanzano che in campagna elettorale per le europee hanno dovuto lavorare tanto per far sì che la Vuolo spiccasse il volo e alla fine si ritrovano solo con l’aver garantito doppia mensilità all’assessore Giacco e una alla figlia dell’ex senatore.

Evidentemente ad Afragola c’è ancora posto per politici come Enzo Nespoli proprio perché esistono ancora persone di buon senso come i consiglieri e assessori comunali della lega e delle civiche vicino all’ex senatore.

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AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’

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Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate. 
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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